Colosseo Palatino e Foro Romano

Simbolo dell’eternità di Roma e, probabilmente, il suo monumento più famoso.

    Descrizione

    Simbolo dell’eternità di Roma e, probabilmente, il suo monumento più famoso. Il suo vero nome è Anfiteatro Flavio, in quanto venne iniziato nel 72 d.c. da Vespasiano, della famiglia dei Flavi ma è stato chiamato Colosseo perchè di fronte ad esso si trovava una colossale statua dell’Imperatore Nerone. L’opera venne completata dall’Imperatore Tito, che la inaugurò nell’80 d.c. con munifiche manifestazioni e 100 giorni di giochi durante i quali morirono ben 5000 fiere selvatiche. Il Colosseo rimane, ad oggi, il più grande anfiteatro del mondo, dell’altezza di 50 metri circa, suddiviso in tre piani di 80 arcate ciascuno, un attico a lesene e finestre e 240 mensole corrispondenti ad altrettanti fori nel cornicione, destinati a trattenere un grande telone adibito a riparo dal sole e dalla pioggia. Internamente, poteva contenere fino ad 80000 spettatori che avevano accesso dai quattro ingressi principali ed erano suddivisi in base al ceto sociale.

    Al suo esterno nella attigua piazza, troviamo l’arco di Costantino, uno dei tre archi trionfali ancora esistenti a Roma ed il meglio conservato. Venne fatto erigere dal Senato e dal popolo romano nel 315 per il decennale dell’imperatore e a ricordo della vittoria su Massenzio del 312. A tre fornici e con colonne in marmo numidico sui fronti, è decorato con rilievi e sculture di spoglio. 

    Da qui si apre il colle Palatino, il più famoso dei 7 colli di Roma, un luogo prestigioso e fortemente carico di memoria storica in cui conoscerete il passato più antico e di Roma e scoprirete quei luoghi considerati dai romani sacri per essere stati teatro delle vicende mitiche che portarono alla fondazione della città: l’area del mitico lupercale, la grotta dove la lupa allattò i gemelli Romolo e Remo; il punto in cui Romolo osservò il volo degli uccelli cogliendo l’auspicio per la fondazione di Roma e le tracce del leggendario villaggio di Romolo il primitivo nucleo di capanne del Palatino. La visita del colle continuerà con i resti dell’immensa residenza dell’imperatore estesa per quasi tutta la superficie del Palatino e che ancora oggi evoca lo splendore e lo sfarzo dell’età imperiale. Attraverso le imponenti sale del palazzo conoscerete lo stile della vita della famiglia imperiale, l’etichetta di corte, e la gestione del potere con gli inevitabili risvolti della medaglia: intrighi, delitti e tradimenti.

    Dal Palatino si scende verso la valle occupata dal Foro Romano, il vero e proprio cuore pulsante dell’antica Roma. Il percorso si snoda lungo la Via Sacra, strada delle processioni e dei trionfi e si vedono gli edifici più prestigiosi della piazza come la Curia, sede ufficiale dei senatori romani, giunta intatta sino a noi; le tribune dei rostri da dove si pronunciavano accesi discorsi politici; il comizio ovvero l’area destinata alle elezioni dei magistrati e gli imponenti archi trionfali. Scoprirete inoltre i passatempi dei ragazzi dell’epoca che incidevano le tavole da gioco sui gradini delle basiliche, le vicende legate ad uno degli uomini più celebri ed ammirati di Roma Giulio Cesare, a cui Augusto dopo la morte dedicò un tempio; conoscerete il tempio e la casa delle vestali con particolari sulla vita di queste speciali sacerdotesse considerate sacre. I templi di Romolo e di Antonino e Faustina costituiscono alcuni dei migliori esempi di rifunzionalizzazione di edifici antichi; vennero infatti trasformati in chiese e per questo hanno mantenuto inalterato l’aspetto originario così da mostrarci chiaramente il passaggio dalla Roma pagana a quella cristiana. Nel Foro romano si ripercorre dunque la storia di Roma dalla fine dell’età regia, quando i re etruschi intrapresero le prime opere di bonifica della valle, fin oltre la caduta dell’impero romano d’occidente quando venne innalzato l’ultimo monumento onorario per un imperatore bizantino.

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