Appia Antica: regina viarum

L’Appia, considerata dai Romani la regina viarum (regina delle strade), è universalmente ritenuta, in considerazione dell’epoca in cui fu realizzata (fine IV – III sec. a.C.), una delle più grandi opere di ingegneria del mondo antico per l’enorme impatto economico, militare e culturale che essa ha avuto sulla società romana.

    Descrizione

    L’Appia, considerata dai Romani la regina viarum (regina delle strade), è universalmente ritenuta, in considerazione dell’epoca in cui fu realizzata (fine IV – III sec. a.C.), una delle più grandi opere di ingegneria del mondo antico per l’enorme impatto economico, militare e culturale che essa ha avuto sulla società romana.

    La prima tappa è il complesso della Villa di Massenzio sulla Via appia antica. Un sito archeologico di enorme interesse che racchiude i resti dell’immensa residenza extra urbana voluta dall’imperatore Massenzio (306-3121 d.C.). Il complesso monumentale è costituito da tre edifici: la residenza privata (non visitabile), il Mausoleo di Romolo (la tomba dinastica) ed il Circo per le corse dei carri. Particolare interesse rivestono le imponenti e molto ben conservate rovine del Circo di Massenzio. Un sito che vi permetterà di apprezzare e comprendere appieno (e meglio che in qualunque altro luogo dell’impero) il fascino esercitato dallo spettacolo delle corse dei carri nell’ antichità. Del circo sono ancora visibili i resti imponenti delle due alte torri poste alle estremità dei blocchi di partenza dei carri e la porta trionfale dalla quale facevano il loro ingresso le quadrighe. Ma ciò che rende unico nel suo genere questo monumento è l’integrità della pista perfettamente leggibile nel terreno. E’ ancora circondata dai resti delle gradinate e al suo interno è possibile ammirare la spina centrale, perfettamente conservata, intorno alla quale i carri compivano i 7 giri previsti dalle corse. Il monumento funerario destinato alla famiglia imperiale è di imponenti dimensioni e realizzato ad imitazione del celebre edificio del Pantheon. Era dotato di un portico d’ingresso, trasformato nel ‘700 in un casale agricolo, ed una vasta rotonda con cripta seminterrata per le sepolture. Nel piano superiore, oggi non più conservato, si svolgevano i rituali funebri. Nel corridoio anulare della cripta e nel pilastro centrale possiamo ancora vedere le nicchie che avrebbero dovuto ospitare i sarcofagi dei defunti della famiglia imperiale e Romolo, il giovanissimo figlio di Massenzio.

    Una volta lasciato il complesso di Massenzio, si prosegue seguendo l’antico tracciato della via Appia dove si incontra il grande Mausoleo di Cecilia Metella, vero proprio monumento simbolo di Roma e parte integrante del suggestivo paesaggio con rovine tanto amato dagli artisti del grand tour. Il Mausoleo costruito alla fine del I sec a. C. per ospitare le ceneri della patrizia Cecilia Metella, nel medioevo verrà inglobato nelle fortificazioni del Castrum Caetani. Il monumento si ispirò al celebre mausoleo di Alicarnasso, la tomba monumentale del re di Caria divenuta una delle sette meraviglie del mondo. Apprezzata anche in epoca imperiale, la tipologia della tomba di Cecilia Metella sarà ripresa, ma con dimensioni colossali, nel Mausoleo di Augusto ed in quello di Adriano (oggi Castel Sant’Angelo). Lungo il percorso si incontrano inoltre tratti basolati che evocano il passato glorioso della Regina Viarum, la più antica strada basolata costruita dai romani; un’opera all’epoca modernissima che permetteva ai romani di raggiungere il meridione fino a Brindisi.

    Percorrendo a ritroso la strada si incontrano le Catacombe di San Sebastiano (la visita verrà svolta dal personale delle catacombe in gruppi di max 20 pax). Una visita guidata alle Catacombe di Roma è certamente una delle tappe obbligate del turista amante del passato di Roma e delle sue bellezze archeologiche. Tra le numerose catacombe che sorgono sull’Appia Antica, quelle di Domitilla, di San Callisto e le catacombe ebraiche di Vigna Randanini, il complesso delle catacombe di San Sebastiano sono forse le più importanti perchè corrispondono al primo luogo di sepoltura ufficiale dei cristiani e sono uno tra i più vasti ed importanti cimiteri ipogei della città antica. Il sito è legato inoltre alla memoria degli apostoli San Pietro e San Paolo che qui vennero temporaneamente sepolti alla metà del III sec. per sottrarle alle persecuzioni contro i cristiani. In tempi più sicuri ritornarono nei rispettivi luoghi di sepoltura originari ma la loro presenza nelle catacombe resero quest’ultime celebri. Divennero così uno dei luoghi più frequentati e venerati dai pellegrini dell’epoca.

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